Cosa si intende per Ipnosi Brasiliana?
Questa modalità ipnotica di approcciarsi all’inconscio del paziente è stata elaborata dal brasiliano Adam Sobriῆho. Nonostante per questo particolare approccio ipnotico Adam non abbia mai dato un nome – in qualità di suo allievo diretto – ho voluto attribuirgli l’importanza che merita, assegnandogli il nome di “Ipnosi Brasiliana”.
Quali sono le caratteristiche dell’Ipnosi Brasiliana e su che aree interviene?
L’ipnosi brasiliana si concentra principalmente su 3 macroaree di intervento: il Perdono, la Gratitudine e la Ristrutturazione del proprio Passato.
Infatti, il risultato di quello che siamo oggi, nonché le potenzialità di ciò che potremmo essere, è la combinazione di diversi fattori:
- il nostro carattere e le nostre Risorse di base che possediamo già dalla nostra nascita
- le esperienze vissute
- gli insegnamenti che abbiamo appresso durante la nostra vita, insegnamenti legati alle persone che abbiamo conosciuto, alla nostra cultura ed alla nostra elaborazione di tutto questo
- le potenzialità inconsce che costituiscono le risorse interne capaci di creare la realtà che desideriamo
Il perdono
Il lavoro sul Perdono riguarda sia il perdonare chi ci ha ferito, sia il chiedere perdono a qualcuno che, a nostra volta, abbiamo ferito. Non solo, fa riferimento anche al perdonare noi stessi per determinati errori commessi.
Tutto questo ci aiuta a mitigare il “Giudice Interiore” ed i Sensi di Colpa, i peggiori veleni della nostra vita. Infatti, contrariamente a quanto si possa pensare, perdonare non è sinonimo di giustificare, dimenticare o riconciliarsi. Quando una persona perdona, identifica chiaramente il comportamento dell’altro come moralmente sbagliato e può decidere, per il proprio benessere, di lasciar andare il legame con questa persona. Rabbia, risentimento, senso di vendetta sono sensazioni che ci incatenano all’altro e ci fanno sentire emotivamente esausti, apatici o “vuoti”.
“l’ipnosi brasiliana cambia il significato del torto subìto o del torto inferto agli altri, cambiando il punto di vista dell’osservazione”
Quindi, perdonare significa liberarsi da un peso, lasciar andare qualcosa che ci impedisce di muoverci consapevolmente nella realizzazione di noi stessi. Significa poter vivere pienamente con serenità, anziché stare nella distruzione e nel rammarico. Non solo: vuol dire anche intraprendere la strada che ci condurrà ad essere finalmente liberi da sentimenti nocivi come rabbia, risentimento e rancore. Solo così, sarà possibile riprendere in mano le redini e la responsabilità della nostra esistenza.
Tuttavia, spesso, anche se vogliamo perdonare, mettiamo in atto una difesa comportamentale, attuando un vero e proprio rifiuto.
Cosa è il rifiuto?
È l’incapacità di accettare quello che è accaduto. In pratica, ci rifiutiamo di prendere atto che il passato oramai non è modificabile. Non accettiamo che da un evento doloroso e sgradevole si può imparare qualcosa e che possiamo agire e vivere solo nel momento presente.
Il rifiuto e la mancata accettazione ci tengono ancorati al passato.
Il perdono verso se stessi è la chiave
Spesso la rabbia che proviamo verso altri, la facilità con cui ci lasciamo ferire da comportamenti che magari non hanno nemmeno valenza aggressiva, dipendono da una mancata accettazione di noi stessi, da un giudizio colpevolizzante che ci fa sentire inadeguati, da errori che ci attribuiamo e che percepiamo come “macchie indelebili”. Tutto questo porta a rimorso, rammarico, vergogna, rabbia. È importante lasciare ogni forma di giudizio ed imparare ad amarsi profondamente.
Gratitudine e ristrutturazione del passato
Alla fine del percorso si lavora sul “riconoscimento e ringraziamento” di tutti coloro che ci hanno aiutato a crescere, evolverci, migliorarci. Questi possono essere sia persone reali che personaggi di film o libri, o di scrittori di saggi, cioè tutti coloro che hanno apportato qualcosa di buono nella nostra vita.
Quasi sempre non siamo consapevoli delle risorse che possediamo e di quelle che abbiamo accumulato attraverso le varie esperienze di vita. In realtà sono sempre lì, dentro di noi, solo che le diamo per scontate. In pratica, 9 volte su 10, siamo assuefatti alla bellezza della vita.
È necessario vedere con occhi nuovi quello che di grandioso possiamo cogliere attorno e dentro di noi: la gratitudine è un atteggiamento mentale che ci aiuta a trovare elementi positivi nella vita di ogni giorno.
Praticando il perdono e la gratitudine è possibile ristrutturare il nostro passato e superare i nostri limiti per vivere la vita che sogniamo.
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